Perché consiglieresti, a chi non lo è ancora, di diventare Mentee?
Durante il mio percorso accademico, ho incontrato diverse persone che sapevano cosa volessero fare. Una volta, alla domanda “dove t’immagini tra qualche anno?”, una ragazza del mio corso rispose “a lavorare da Microsoft”. Bello, pensai. Chissà se mai riuscirò a rispondere anche io con decisione su cosa voglio fare, pensai.Ma la verità è che difficilmente si sa cosa si vuole fare nella vita, come bisogna comportarsi e cosa potrebbe essere giusto o meno per il proprio percorso. Ecco perché consiglio Mentors4u. Tramite questa Community si ha la possibilità d’interfacciarsi con persone che hanno già superato questa fase della vita.Personalmente, mi sono trovata in difficoltà a capire quale direzione prendere dopo la laurea, ma grazie alle conversazioni con Carlotta Siniscalco, la mia Mentor, ho potuto esplorare diverse opportunità e ottenere una visione più chiara delle mie aspirazioni professionali.
Quali sono le domande fondamentali da porre alla/al Mentor?
Innanzitutto penso che il percorso non sia unidirezionale quindi è importante capire anche a che punto è il Mentor nella propria vita, cosa sta facendo, cosicché questo percorso possa servire ad entrambi. Il Mentor ha già superato delle difficoltà nella propria carriera e può darci la chiave giusta per interpretare le varie difficoltà. È essenziale cercare d’instaurare un rapporto basato sulla fiducia e sul rispetto. Prima di tutto io stimo la mia Mentor e così so che posso fidarmi dei consigli che mi dà. Ogni chiamata è diversa dall’altra. Si cerca di capire quando ci sarà la prossima opportunità di chiarimento di eventuali dubbi ed incertezze ma soprattutto bisogna avere chiaro qual è il consiglio che ci sta dando il proprio Mentor.
Come superare un'eventuale timidezza al fine di relazionarsi al meglio con la propria figura di Mentor senza temere di disturbare?
Inizialmente è normale essere timidi perché di fronte abbiamo una persona estranea che vuole sapere della nostra vita. Diciamo che è un pò come un colloquio ma in cui l’altra persona cerca sempre di più di metterti a proprio agio e si deve pensare che, dato che la persona con cui mi sto interfacciando sta cercando di metterci così a nostro agio, anche noi, dall’altra parte, dobbiamo cercare di fare lo stesso. Se entrambi lavoriamo nella stessa direzione, quel muro della timidezza si abbassa piano piano e s’instaura sempre di più un rapporto basato sulla stima reciproca e la conversazione diventa più fluida e amicale. Inoltre, ricordarsi che il Mentor è lì per supportarti, non per giudicarti, può rendere il processo meno intimidatorio.
In che modo M4U ti è utile nel tuo percorso?
Come ho già accennato precedentemente, non sempre si sa cosa si vuole fare nella propria vita. È la stessa sensazione che ti prende quando ti diplomi e cerchi di capire quale facoltà può essere più o meno giusta per te. Nessuno può dare una risposta al posto tuo. Per me, Mentors4u è un’orientamento verso il mondo del lavoro e, grazie alla mia Mentor Carlotta, cerco di riflettere su cosa potrebbe piacermi, quanto mi fa crescere il lavoro che sto svolgendo, quali sono i miei obiettivi e quali potrebbero essere le mie opportunità.
Un tuo personale in bocca al lupo per la nuova classe che in questi giorni sta candidandosi?
Un grande in bocca al lupo a tutti i candidati della nuova classe su Mentors4u! Vi auguro di affrontare questa nuova avventura con entusiasmo, determinazione e curiosità. Ogni passo che farete sarà un'opportunità per crescere, imparare e costruire nuove connessioni che vi aiuteranno a raggiungere i vostri obiettivi. Siate sempre aperti, pronti a ricevere consigli e a dare il meglio di voi stessi.